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giovedì 1 febbraio 2018

VECCHIA GOLIARDIA COMUNISTA IN CATTEDRALE A PALERMO

La scritta "W IL PCI"
tracciata sul muro di una delle torri angolari
della Cattedrale di Palermo.
Le fotografie sono di ReportageSicilia
Quando ancora l'ideologia politica animava la vita di militanti e simpatizzanti, fomentando reciproche provocazioni e scontri dialettici, qualcuno si introdusse all'interno di uno dei quattro campanili normanni della Cattedrale di Palermo.
Salì la ripida scala elicoidale dell'insigne monumento, portando con sé un grosso pennello ed un secchio di vernice; arrivato al quarantaduesimo scalino, inzuppò le setole nel liquido rosso e tracciò sui conci di tufo la scritta "W IL PCI".



A distanza di decenni - almeno quattro o cinque, a giudicare dallo stato di conservazione della vernice - quello slogan rimane ancora lì, a provocare sorpresa ed un sorriso divertito nel visitatore dei tetti della Cattedrale.
La testimonianza dell'incursione anticlericale nel cuore della più importante chiesa di Palermo - altra singolare circostanza - ha resistito alla mano emendatrice dei restauratori e degli imbianchini della Curia.



La loro omissione censoria permette di ricordare un'epoca in cui la passione ideologica si esprimeva con azioni spesso clamorose e ricche di pura goliardìa: altra umanità - ed altra indelebile storia - rispetto all'odierna militanza di insulti e vuoti proclami dell'epoca "social".

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