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domenica 7 agosto 2016

IL DECORO DI BARRAFRANCA ASSEDIATA DAI RIFIUTI

Il chiostro del palazzo comunale di Barrafranca.
La fotografia è di ReportageSicilia

Fra Caltanissetta ed Enna, Barrafranca è uno di quei paesi della Sicilia che si stendono su colline coltivate a grano, ulivi e mandorli sotto il sole estivo, immobili come lucertole.
Da settimane, Barrafranca ed i suoi 13.000 abitanti sono al centro della più vergognosa e inconcepibile fra le distorsioni della vita quotidiana in Sicilia: l'accatastarsi di tonnellate di rifiuti lungo le vie periferiche dell'abitato.
Cumuli di spazzatura ingombrano il parcheggio del cimitero comunale e la strada che da Barrafranca conduce i pullman di turisti verso Piazza Armerina.
Di tanto in tanto, qualche folata di vento diffonde il fetore sino alle vie dell'abitato; e le mosche sembrano posarsi ovunque, anche lontano dallo scempio delle discariche a cielo aperto.
A causare tutto ciò è il solito incrocio di responsabilità: la gestione fallimentare delle aziende che dovrebbero provvedere alla raccolta, il dissesto delle casse comunali, la ritrosia dei barresi nei confronti della raccolta differenziata.
Eppure, questo storico centro urbano dell'ennese offre angoli che potrebbero semplicemente farlo essere un luogo accogliente e degno dei buoni ricordi di un viaggiatore.
E' il caso ad esempio del chiostro interno del palazzo del Comune, dove l'umile bellezza di una pianta grassa riesce ad ornare preziosi sprazzi di secolare architettura.    



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