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sabato 16 aprile 2016

L'ABBANDONO DEL 'NIOBE' E DEL 'BUONAUGURIO' A FAVIGNANA

Immagini di due storiche imbarcazioni utilizzate per le attività della tonnara, da decenni in rovina  all'interno della 'camperìa' dell'isola


Il "Niobe", da decenni in rovina
nell'area della "camperìa" di Favignana.
Le fotografie del post sono di ReportageSicilia 

Dal traghetto o dall'aliscafo che attraccano al porto, il primo impatto con Favignana e con il suo magnifico mare è quello con lo storico stabilimento per la lavorazione e conservazione dei tonni.
Il complesso industriale - opera dell'architetto Giuseppe Damiani Almeyda, che lo costruì per i Florio - comprende anche le strutture oggi fatiscenti della "camperìa": così i favignanesi chiamarono gli edifici che ospitavano le attrezzature per la tonnara, fonte di reddito ( e quindi del "campare" ) per le famiglie dell'isola.
All'interno di questi ambienti - ancor oggi di proprietà della famiglia Parodi, che nel 1937 subentrò ai Florio nella gestione degli impianti -  vanno in rovina gli scafi del "Niobe" e del "Buonaugurio".



Il loro legno resiste ormai a fatica a un rimessaggio privo di alcuna manutenzione, conservando però la bellezza delle chiglie lontane da decenni dal mare.
Le due imbarcazioni rimangono così ancora per poco tempo una delle testimonianze dei tempi d'oro delle tonnare a Favignana.
Il "Niobe" serviva infatti a trasportare da Trapani i viveri ed altri generi di conforto per gli operai dello stabilimento; il "Buonaugurio" aveva il compito di rimorchiare le barche dei tonnaroti sul tratto di mare dove avveniva la complessa cattura dei pesci.




Da tempo si discute sulla possibilità di recuperare le strutture in rovina della "camperìa".
La famiglia Parodi sembra interessata a vendere gli storici magazzini al prezzo di due milioni e mezzo di euro; altrettanti ne servono per le opere di ristrutturazione.
Fra i possibili acquirenti figura anche il Comune di Favignana, che intenderebbe destinare l'ex deposito della tonnara ad area museale e commerciale.



Quale che sia il destino della "camperìa" - cui mostrano interesse anche alcuni privati - c'è da sperare che il "Niobe" ed il "Buonaugurio" possano trovare qualcuno disposto ad evitare la loro definitiva distruzione; ne sarebbero contenti anche  quei tanti favignanesi per i quali i beni materiali della tonnara fanno parte del patrimonio di ricordi di un'intera vita.


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