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domenica 30 novembre 2014

SICILIANDO















"Disse uno scrittore dell'isola che il siciliano 'pensa e sente come un arabo agisce come un greco, concepisce la vita come uno spagnolo'.
Strano carattere, violento e tenace nella passione, debole e mutevole nella volontà, facile egualmente all'entusiasmo e allo scetticismo, eroico nei suoi impeti generosi e pazientissimo nelle sue rassegnazioni indolenti; nel quale quel fortissimo sentimento individuale, che in altri popoli è il più grande propulsore delle iniziative, produce l'effetto di far curvare l'individuo dinanzi l'individuo, di far idolatrare la forza, di assoggettare la moltitudine a pochi padroni, di perpetuare lo spirito del feudalesimo nella politica, nelle amministrazioni, in tutti i campi della vita pubblica"
Edmondo De Amicis 

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