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sabato 20 novembre 2010

PAGINE ISOLANE


Giuseppe Fava è stato una figura di giornalista a tutto tondo, un intellettuale capace di spaziare dal reportage alla scrittura teatrale, dalla fotografia alla pittura; Giuseppe Fava, soprattutto, è stato un uomo visceralmente legato alla Sicilia, pur avendone denunciato senza compromessi i giochi di potere e le miserie quotidiane, sullo sfondo delle quali proliferano le male erbe degli intrallazzi mafiosi e dei giochi di potere fra politica e mondo economico isolano.

La sera in cui venne ucciso - a Catania, il 5 gennaio del 1984 - Fava aveva da tempo prenotato il suo appuntamento con un killer: tutta la sua produzione letteraria e il mensile 'I Siciliani' lo avevano posto come uno scomodo scardinatore del sistema di collusioni che reggeva pezzi di società catanese.
A Giuseppe Fava, alla storia della sua opera professionale e civile, il giornalista romano Massimo Gamba ha dedicato un saggio edito da Sperling & Kupfer, dal titolo 'Il Siciliano' ( pagg. 262, euro 17 ).
Gamba, autore televisivo 52enne, per sua stessa ammissione non è un esperto di mafia, nè ha mai conosciuto il fondatore de 'I Siciliani', ma ha avuto il merito di documentarsi sulla storia personale e professionale di Giuseppe Fava, incontrando molti dei cronisti cresciuti nella redazione del mensile catanese: Riccardo Orioles, Elena Brancati, Antonio Roccuzzo, Claudio Fava...
"Ciò che si racconta nel mio libro - spiega Gamba a REPORTAGE SICILIA - è la storia di un intellettuale innamorato del suo lavoro, di un giornalista a volte istintivo ed irruento, ma rigoroso ed attento alla documentazione dei fatti. Fava è stato ucciso perchè non si fermava nell'esaminare i rapporti fra mafia ed ambienti politico-imprenditoriali catanesi; va considerato, più che un eroe dell'antimafia, un campione della libertà di stampa".

Prima e dopo la sua uccisione per mano del killer Maurizio Avola ( anche il delitto di Fava rimane un omicidio che non ha svelato i suoi mandanti esterni alla mafia ), il velenoso vento della calunnia ha avvolto la sua figura privata, nel tentativo di screditarne anche il lato professionale. "Ciò che ho notato, recandomi più volte negli ultimi mesi a Catania - sottolinea Massimo Gamba - è che la figura di Giuseppe Fava è ancora circondata da una certa sottile ostilità, da un sostanziale disprezzo. Ed è una cosa che mi fa orrore".  
Al giornalista ucciso 26 anni fa è dedicato un secondo recente saggio, scritto da Giuseppe Dolei: 'Il caso Fava tra poesia e realtà'; il volume sarà presentato giovedi 25 novembre alle 17.00 al Monastero dei Benedettini di Catania.

La fotografia a colori di Giuseppe Fava è tratta da http://www.fondazionefava.it/, quella in b/n ed il disegno dal suo saggio 'I Siciliani', edito da Cappelli editore nel 1980. 


  

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